Dal viaggio del metallo tra estrazione e produzione, all’archeologia fino al patrimonio culturale e artistico più recente…così la Valle Trompia si racconta.

Il Sistema Museale di Valle Trompia e l’Ecomuseo di Valle Trompia la Montagna e l’Industria (con ente capofila la Comunità Montana di Valle Trompia – Brescia), entrambi riconosciuti da Regione Lombardia, valorizzano il proprio territorio, il suo patrimonio culturale e le sue tradizioni attraverso sedi museali, itinerari naturalistici, ricerche e la conservazione di collezioni di beni materiali e immateriali.
Quest’obiettivo è realizzato grazie alla collaborazione con le diverse realtà locali, nell’ottica di un’integrazione con gli aspetti turistici ed economici del territorio. Entrambi gli Istituti culturali hanno sede nel Complesso conventuale di S. Maria degli Angeli a Gardone V.T dove, in stretta sinergia con il Sistema Bibliotecario-Archivistico, è possibile usufruire di servizi informativi di varia natura che spaziano dalla consultazione di libri e documenti di interesse locale, fondi fotografici e cataloghi di settore.
Ad oggi la struttura portante del Sistema Museale e dell’ Ecomuseo è rappresentata da dieci sedi museali e otto sentieri tematici, gestiti da enti pubblici e privati. In relazione a queste sedi e a questi itinerari naturalistici, il Sistema e l’ Ecomuseo coordinano sia le attività rivolte all’utenza sia attività interne.
I residenti dei Comuni aderenti al Sistema Museale di Valle Trompia, durante l’orario di apertura ordinario, possono entrare gratuitamente in alcune sedi museali, durante l’orario di apertura ordinario.

Le sedi museali:
Miniera di S.Aloisio (Collio):
Nota come la più importante miniera italiana per l’estrazione della siderite, chiusa nel 1984 e trasformata nel 2001 in sito museale.

Miniera Marzoli (Pezzaze)
Il Museo le Miniere di Pezzaze è un complesso museale che comprende la Miniera Marzoli e il museo “Il Mondo dei Minatori e l’Arte del Ferro”..

Musei Orma – museo archeologico (Pezzaze)
Il Museo ORMA è primo museo archeologico della Valle Trompia, pensato come elemento alle origini e alle radici della Valle e del tempo, con il compito di trasmettere la conoscenza di ritrovamenti avvenuti sul territorio.

Museo il Forno (Tavernole s/M)
Il Museo Il Forno di Tavernole è collocato in un edificio che un tempo fungeva da fornace per la produzione di ghisa. L’edificio stesso racconta la narrativa industriale della regione.

Museo etnografico e Casa contadina (Lodrino)
Il Museo etnografico di Lodrino racconta la vita quotidiana delle classi popolari a Lodrino e in Valle Trompia. La collezione di cultura materiale interessa un’ampia varietà di tematiche della vita rurale.

Museo delle armi e della tradizione armiera (Gardone V.T.)
Situato presso la storica villa Mutti Bernardelli, il museo offre ad appassionati, esperti del settore, studiosi e ricercatori l’importante opportunità d’avere diretta conoscenza di alcune fra le più significative espressioni del lavoro gardonese.

Museo dei magli (Sarezzo)
Fucina, di impianto cinquecentesco, poi trasformata in museo. L’ex opificio è strettamente connesso al tessuto urbano del borgo Valgobbia del quale è stato per lungo tempo la principale fonte di attività.

Borgo del maglio (Ome)
L’abitato è attraversato dalla roggia Molinara, che muoveva le ruote di un mulino da cereali e di un maglio da ferro. Oltre al museo il Maglio Averoldi nel borgo si trova la casa in cui abitava Andrea Averoldi, divenuta la Casa Museo Pietro Malossi.ù

Museo etnografico “C. Giancola” (Collio)
In una struttura rurale di fine ‘800 è conservata la Collezione Giancola: raccolta di oggetti rappresentativi della vita rurale e contadina. La collezione è stata affidata al Gruppo Alpini di Collio.

Collezione Paolo VI – Arte Contemporanea (Concesio)
La Collezione Paolo VI prende il nome dal Papa che in questo luogo ebbe i natali, Giovanni Battista Montini. Il museo conserva ed espone un patrimonio di dipinti, disegni, stampe, medaglie e sculture del ’900. Tra gli autori spiccano Matisse, Chagall, Picasso, Dalí, Magritte.

I sentieri ecomuseali:

-Sentiero dei lupi e delle sorgenti (Polaveno)
Sentiero situato in una valle ricca di acqua e da sempre frequentata dai cacciatori e dai carbonai, a testimonianza dei quali restano alcune aie carbonili, una delle quali è oggi allestita con una carbonaia (poiàt) dimostrativa. Di particolare interesse sono le loere, termine dialettale che indica le trappole per catturare i lupi.

-Sentiero dell’acqua (Irma)
Il Sentiero dell’Acqua di Irma si snoda tra boschi e torrenti, valorizzando testimonianze storiche e ambienti naturali legati all’acqua e alla sua presenza sul territorio. Il percorso ha inizio presso il centro abitato, tra storiche fontane ed un lavatoio tardo settecentesco. E permette di avvicinarsi ad un imponente salto d’acqua di quasi 50 m: la Cascata della Caldéra.

Sentiero dei carbonai (Pezzaze)
Il Sentiero dei Carbonai si snoda in un territorio dove la produzione del carbone si è mantenuta viva fino agli anni Sessanta del Novecento. I suggestivi sentieri nel bosco offrono all’osservazione resti di aie carbonili (aiali), baite e calchere (forni temporanei per la produzione della calce).

-Sentiero del partigiano Franco Moretti (Marcheno)
Il sentiero ricorda la figura di un giovane che ha fatto una scelta lucida e definita per la libertà. Partendo da Marcheno, passando per le frazioni di Aleno e Cesovo , tra sentieri e mulattiere si raggiunge l’Altopiano di Caregno, luogo in cui il giovane partigiano fu ucciso.

-Sentieri della Grande Guerra (Passo del Maniva – Collio)
Il progetto per il ripristino dei manufatti della Prima Guerra Mondiale sul Maniva è un’iniziativa degli Alpini della Sezione di Brescia il cui impegno è stato rivolto a mantenere viva la memoria della Grande Guerra.

-Sentiero “I doni del bosco” (Sarezzo)
Il sentiero si snoda per circa 600 mt attorno a una dolina costeggiata da prati. Il bosco è ricco di carpini bianchi, pioppi, frassini maggiori e ornelli. Sono presenti numerose specie selezionate di alberi da bacca e da frutto e vi vampeggiano alcuni esemplari di castagno.

-Sentiero “Il Castagneto da Frutto (Bovezzo)
Percorso nel secolare marroneto da frutto, alla scoperta del ciclo completo di produzione dei marroni e di escursioni nei contesti rurali e boschivi tipici della Valle del Garza.

Sentiero della Valle delle Melle (Marmentino)
Sentiero situato all’interno di una valle in una zona ad elevato pregio paesaggistico che attraversa borghi, cascine dedicate alla produzione casearia, cascate, prati e boschi.

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