Dal viaggio del metallo tra estrazione e produzione, all’archeologia fino al patrimonio culturale e artistico più recente…così la Valle Trompia si racconta
La Comunità Montana di Valle Trompia (Brescia), attraverso il Sistema Museale di Valle Trompia e l’Ecomuseo La Montagna e l’Industria, entrambi riconosciuti da Regione Lombardia, valorizzano il proprio territorio, il suo patrimonio culturale e le sue tradizioni attraverso sedi museali, itinerari naturalistici, ricerche e la conservazione di collezioni di beni materiali e immateriali.
Quest’obiettivo è realizzato grazie alla collaborazione con le diverse realtà locali, nell’ottica di un’integrazione con gli aspetti turistici ed economici del territorio. Entrambi gli Istituti culturali hanno sede nel Complesso conventuale di S. Maria degli Angeli a Gardone V.T dove, in stretta sinergia con il Sistema Bibliotecario-Archivistico, è possibile usufruire di servizi informativi di varia natura che spaziano dalla consultazione di libri e documenti di interesse locale, fondi fotografici e cataloghi di settore.
Ad oggi la struttura portante del Sistema Museale è rappresentata da dieci sedi museali, alle quali si aggiungono otto sentieri tematici ecomuseali, gestiti da enti pubblici e privati. Inoltre, le attività dell’Ecomuseo si basano su una rete composta dai rappresentanti dei 18 comuni e di 14 realtà private della Valle. In relazione a queste sedi e a questi itinerari naturalistici, il Sistema e l’ Ecomuseo coordinano sia le attività rivolte all’utenza sia attività interne.
I musei e le collezioni etnografiche:
–Museo etnografico e Casa contadina (Lodrino)
Il Museo etnografico di Lodrino racconta la vita quotidiana delle classi popolari a Lodrino e in Valle Trompia. La collezione di cultura materiale interessa un’ampia varietà di tematiche della vita rurale.
–Museo etnografico “C. Giancola” (Collio)
In una struttura rurale di fine ‘800 è conservata la Collezione Giancola: raccolta di oggetti rappresentativi della vita rurale e contadina. La collezione è stata affidata al Gruppo Alpini di Collio.
–Museo Orma (Pezzaze)
Il Museo ORMA è primo museo archeologico della Valle Trompia, pensato come elemento alle origini e alle radici della Valle e del tempo, con il compito di trasmettere la conoscenza di ritrovamenti avvenuti sul territorio. Accanto alla collezione archeologica è possibile scoprire anche la Collezione Etnografica Costanzo Caim, che riunisce più di 450 reperti suddivisi per sezioni tematiche databili tra la metà dell’Ottocento e la prima metà del secolo successivo.
Le sedi museali:
–Miniera di S.Aloisio (Collio)
Nota come la più importante miniera italiana per l’estrazione della siderite, chiusa nel 1984 e trasformata nel 2001 in sito museale. Oggi può essere fruita come parco avventura, per il trekking minerario e la speleoterapia.
–Miniera Marzoli (Pezzaze)
Il Museo le Miniere di Pezzaze è un complesso museale che comprende la Miniera Marzoli e il museo “Il Mondo dei Minatori e l’Arte del Ferro” che testimonia la vita dei minatori. La visita al museo comprende la possibilità di visitare le gallerie della miniera con il caratteristico trenino.
–Museo il Forno (Tavernole s/M)
Il Museo Il Forno di Tavernole è collocato in un edificio che un tempo fungeva da altoforno per la produzione di ghisa. L’edificio stesso racconta la narrativa industriale del territorio. Qui è esposta la “Collezione Giuseppe Ganzola”, che raccoglie attrezzi contadini, strumenti da lavoro, armi bianche e da fuoco, databili dal XV al XIX secolo, rappresentativi della nobile arte delle “ferrarezze”.
–Museo delle Armi e della Tradizione Armiera (Gardone V.T.)
Situato presso la storica villa Mutti Bernardelli, il museo offre ad appassionati, esperti del settore, studiosi e ricercatori l’importante opportunità d’avere diretta conoscenza di alcune fra le più significative espressioni del lavoro gardonese.
–Museo I Magli (Sarezzo)
Fucina, di impianto cinquecentesco, poi trasformata in museo. L’ex opificio è strettamente connesso al tessuto urbano del borgo Valgobbia del quale è stato per lungo tempo la principale fonte di attività.
–Borgo del Maglio (Ome)
L’abitato è attraversato dalla roggia Molinara, che muoveva le ruote di un mulino da cereali e di un maglio da ferro. Oltre al museo il Maglio Averoldi nel borgo si trova la casa in cui abitava Andrea Averoldi, divenuta la Casa Museo Pietro Malossi.
–Collezione Paolo VI – Arte Contemporanea (Concesio)
La Collezione Paolo VI prende il nome dal Papa che in questo luogo ebbe i natali, Giovanni Battista Montini. Il museo conserva ed espone un patrimonio di dipinti, disegni, stampe, medaglie e sculture del ’900. Tra gli autori spiccano Matisse, Chagall, Picasso, Dalí, Magritte.
I sentieri ecomuseali:
–Sentiero delle Sorgenti e dei Lupi (Polaveno)
Sentiero situato lungo la Val Saino, zona ricca di acqua e da sempre frequentata dai cacciatori e dai carbonai. Numerose sono le sorgenti e gli alberi maestosi che dominano la valle, dove è possibile scorgere salamandre, rane, girini, insetti acquatici e le tracce dei cinghiali che frequentano l’area per abbeverarsi. Di particolare interesse sono le loere, termine dialettale che indica le trappole per catturare i lupi.
–Sentiero dell’acqua (Irma)
Il Sentiero dell’Acqua di Irma si snoda tra boschi e torrenti, valorizzando testimonianze storiche e ambienti naturali legati all’acqua e alla sua presenza sul territorio. Il percorso ha inizio presso il centro abitato, tra storiche fontane ed un lavatoio tardo settecentesco, e permette di avvicinarsi ad un imponente salto
d’acqua di quasi 50 m: la Cascata della Caldéra. Il sentiero è caratterizzato da numerosi pannelli didattici riguardanti la flora e la fauna locali e alle caratteristiche storico-naturalistiche di questo territorio.
–Sentiero dei carbonai (Pezzaze)
Il Sentiero dei Carbonai si snoda in un territorio dove la produzione del carbone si è mantenuta viva fino agli anni Sessanta del Novecento. I suggestivi sentieri nel bosco offrono all’osservazione resti di aie carbonili (aiali), baite e calchere (forni temporanei per la produzione della calce).
–Sentiero del partigiano Franco Moretti (Marcheno)
Il sentiero ricorda la figura di un giovane che ha fatto una scelta lucida e definita per la libertà. Partendo da Marcheno, passando per le frazioni di Aleno e Cesovo , tra sentieri e mulattiere si raggiunge l’Altopiano di Caregno, luogo in cui il giovane partigiano fu ucciso.
–Sentieri della Grande Guerra (Passo del Maniva – Collio)
Presso il Passo del Manica è possibile ripercorrere i sentieri e visitare i resti dei sistemi di fortificazione risalenti alla Grande Guerra. Tra trincee, postazioni di artiglierie e due bunker è possibile mantenere viva la memoria della storia recente della Valle.
–Sentiero I doni del bosco (Sarezzo)
Il sentiero si snoda per circa 600 mt attorno a una dolina costeggiata da prati. Il bosco è ricco di carpini bianchi, pioppi, frassini maggiori e ornelli. Sono presenti numerose specie selezionate di alberi da bacca e da frutto e vi campeggiano alcuni esemplari di castagno. Il sentiero si trova all’interno dell’Agriturismo Catena Rossa. Alla porta delle fate ed è visitabile solo accedendo alla struttura.
–Sentiero Il Castagneto da Frutto (Bovezzo)
Percorso nel secolare marroneto da frutto, alla scoperta del ciclo completo di produzione dei marroni e di escursioni nei contesti rurali e boschivi tipici della Valle del Garza.
–La Valle delle Melle (Marmentino)
Sentiero situato all’interno di una valle in una zona ad elevato pregio paesaggistico che attraversa borghi, cascine dedicate alla produzione casearia, cascate, prati e boschi.
Fotografie provenienti dall’Archivio fotografico di Comunità Montana di Valle Trompia e dall’Archivio di VisitBrescia.