Due realtà in dialogo fra loro: gli interni di un antico monastero e gli oggetti d’uso quotidiano delle collezioni del museo

La sezione etnografica del Museo Civico Polironiano ha sede negli ambienti che furono l’appartamento dell’abate, i dormitori, la biblioteca e lo scriptorium dell’antico monastero benedettino di San Benedetto in Polirone, fondato nel 1007 da Tedaldo di Canossa su di un’isola circondata dal fiume Po e da un suo affluente ora scomparso, il Lirone. Il monastero fu soppresso da Napoleone Bonaparte nel 1797.

La sezione etnografica del Museo Civico Polironiano ha sede negli ambienti che furono l’appartamento dell’abate, i dormitori, la biblioteca e lo scriptorium dell’antico monastero benedettino di San Benedetto in Polirone, fondato nel 1007 da Tedaldo di Canossa su di un’isola circondata dal fiume Po e da un suo affluente ora scomparso, il Lirone. Il monastero fu soppresso da Napoleone Bonaparte nel 1797. Il percorso espositivo fa dialogare fra loro due realtà che, a prima vista, sembrerebbero inconciliabili: gli interni dell’antico monastero e gli oggetti d’uso quotidiano, in gran parte desueti, appartenenti alle collezioni del Museo.

L’esposizione si propone di documentare e trasmettere un’immagine complessiva della società e del mondo padano di oggi, còlti nell’attuale fase di passaggio caratterizzata da un instabile equilibrio fra la tradizione del passato e le  innovazioni del futuro. L’area culturale di riferimento coincide con i confini del bassopiano fluviale Mantovano-Emiliano, che sottostà alle colline moreniche del Garda e si spinge sino alle prime propaggini dell’Appennino.

Completano l’offerta culturale del Museo le attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado, la biblioteca specializzata consultabile anche on line, gli archivi digitalizzati dei materiali fotografici e documentari e una cospicua raccolta di materiali audiovisivi originali.

L’esposizione si propone di documentare e trasmettere un’immagine complessiva della società e del mondo padano di oggi, còlti nell’attuale fase di passaggio caratterizzata da un instabile equilibrio fra la tradizione del passato e le innovazioni del futuro. L’area culturale di riferimento coincide con i confini del bassopiano fluviale Mantovano-Emiliano, che sottostà alle colline moreniche del Garda e si spinge sino alle prime propaggini dell’Appennino.

Completano l’offerta culturale del Museo le attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado, la biblioteca specializzata consultabile anche on line, gli archivi digitalizzati dei materiali fotografici e documentari e una cospicua raccolta di materiali audiovisivi originali.

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