Poiché tutti siamo stati bambini, ricordiamo con nostalgia i nostri giochi infantili: giochi in cortile, giochi all’aperto, magari in strada o nelle piazze insieme ai compagni di “avventura”, giochi di squadra e di movimento, giochi con giocattoli improvvisati o con schemi tracciati a terra col gessetto o col pezzetto di mattone… ma anche i giochi in casa delle giornate invernali: i soldatini con il loro fortino (e se non c’era il fortino, pazienza, si suppliva con una scatola di cartone), il meccano o il Lego, le bambole e la cucina con piattini, scodelline e pentole di ogni tipo. Per i più tranquilli o per chi aveva un po’ di raffreddore, c’erano il Gioco dell’Oca, il Monopoli con tanti bei soldi finti che potevamo riciclare giocando al “negozio”, le bambole di cartoncino da vestire e cambiare a piacere, dopo averle accuratamente ritagliate.
Ripensandoci adesso nella nostra mente si mescolano ricordi remoti, sbiaditi, di giochi passati di moda o di quelli che non sono mai tramontati perché li abbiamo insegnati ai nostri figli e nipoti, rimasugli di un passato bambino e di una modernità troppo piena per essere veramente apprezzata.

Dunque perché non fare un tuffo nel passato del gioco e del giocattolo attraverso i piccoli e grandi tesori che il nostro Museo Etnologico conserva con tanta cura e rimette periodicamente a disposizione di tutti, sia nostalgici che curiosi?