Da febbraio a ottobre 2024
al MEAB – Museo Etnografico dell’Alta Brianza
Voci, gesti, culture
Tra locale e globale
19esima edizione
La rassegna annuale di incontri, che il Museo Etnografico dell’Alta Brianza propone dalla sua apertura, intende valorizzare la complessità e le differenze culturali, così come le relazioni, i contatti e gli scambi tra diverse società, che producono innovazioni e integrazioni tra
pratiche, costumi e visioni del mondo. In tal modo l’antropologia e la storia, forse più di altre discipline, aiutano a cogliere differenze ma anche somiglianze tra le culture, evidenziando quanto i bisogni e i problemi delle persone e delle società siano affini.
Le ricerche del museo e dei suoi collaboratori, condotte sul territorio dell’alta Brianza e del Lecchese, si manifestano nelle mostre, nei documentari, nelle pubblicazioni e sul sito del MEAB, dove, nella sezione intitolata “Temi in discussione”, si offrono al lettore i contributi alla
riflessione collettiva offerti da antropologi, storici, linguisti, museologi, via via ospitati dal museo. D’altra
parte, i documentari realizzati dal museo, che spesso accompagnano le mostre temporanee, rimangono disponibili sul canale YouTube del Parco Monte Barro, a testimoniare la missione del MEAB come luogo di ricerca, di incontro e di confronto culturale.
TUTTI GLI INCONTRI:
Domenica 18 febbraio 2024 – ore 15.30
Paese che vai, mercato che trovi
Letture animate con assaggi per bambine e
bambini da 3 a 7 anni
Tra le abitudini essenziali che ogni individuo acquisisce dalla nascita ci sono quelle legate al consumo del cibo, per ragioni di sopravvivenza ma
anche di contesto culturale. Ci sembra buono ciò a cui veniamo abituati quando i nostri genitori ci danno da mangiare, anche se crescendo possiamo operare delle scelte, al di fuori dalle tradizioni ereditate, acquisendo nuovi gusti. La lettura prenderà spunto dall’incontro in un mercato con “venditori” di vari paesi, dall’est all’ovest del mondo, che offriranno le loro merci e i loro racconti.
Domenica 10 marzo 2024 – ore 15.30
L’eredità di Roberto Leydi, in Svizzera e in Italia
con Andrea Marca e Nicola Scaldaferri
Roberto Leydi, uno dei fondatori dell’etnomusicologia accademica in Italia, prima di diventare docente al DAMS di Bologna, è stato un ricercatore originale, giornalista e studioso di vari generi di musica, oltre che uno straordinario organizzatore culturale. Nella sala del MEAB a lui dedicata, l’incontro intende far conoscere il lascito di strumenti musicali e di documenti che Leydi ha affidato al Centro di Dialettologia e Etnografia di Bellinzona, soffermandosi sui tratti qualificanti, ancora vivi in Italia, della sua opera e della sua eredità culturale.
Domenica 14 aprile 2024 – ore 15.30
Cibo e mal-essere. Uno sguardo antropologico sulle ossessioni alimentari contemporanee
con Angela Molinari
L’intervento intende riflettere sulle pratiche alimentari quotidiane nei contesti occidentali economicamente avanzati e sulle contraddizioni che le attraversano.
Il cibo è onnipresente, ma anche opaco nella sua provenienza e costituzione. La “forma fisica” è divenuta l’arena morale in cui si gioca la partita
dell’identità. L’atto di mangiare si carica così di una valenza minacciosa e persecutoria, da scongiurare con varie forme di controllo, fino a sfociare nel disagio psichico. Dal punto di vista antropologico, il comune denominatore di questi fenomeni è il “rifiuto del convivio”, cioè della socialità costitutiva dell’essere umano.
Domenica 12 maggio 2024 – ore 15.30
Il flauto di Pan in Brianza negli ultimi vent’anni
con Giorgio Foti
Le ricerche su questo strumento diffuso in tutto il mondo, che il MEAB fin dalla sua inaugurazione contribuisce a divulgare, hanno portato nel 2003, all’allestimento di uno spazio unico nel suo genere nei musei italiani. Da quel momento il ruolo dei maestri e dei costruttori, le pratiche dei suonatori, la composizione dei gruppi, i repertori, hanno richiesto nuove indagini sulla presenza dello strumento folclorico, diventato folkloristico, e sul suo iter evolutivo.
Domenica 26 maggio 2024 – ore 15.30
Musei etnografici: idee per il futuro
con Pietro Clemente, Massimo Pirovano, Mario Turci
L’espressione “museo etnografico” interroga il visitatore comune non meno dello studioso esperto. Chi ha scelto quella denominazione per esporre oggetti e documenti pensava forse ad un museo di tradizioni popolari dedicato alla vita quotidiana del passato. Ma in quanto distinto dal museo storico, esso vive delle ricerche condotte con i testimoni vivi e sul presente.
Da museo di una cultura diventa allora un museo di società e quindi delle culture, al plurale? In quanto museo di un territorio e della sua società, chi saranno i protagonisti attivi del museo, utili alla comunità?
Domenica 7 luglio 2024 – ore 18.00
L’importante è partecipare?
Storie dalle olimpiadi, dietro la vetrina
con Sergio Giuntini
Rinato dall’iniziativa del barone De Coubertin lo sport olimpico mirava ad affermare una serie di valori umanistici. Da allora è diventato un fenomeno sociale totale e globale che si presenta al mondo sempre più come uno spettacolo agonistico che mette a confronto campioni o squadre nazionali per la vittoria. Lo show tuttavia maschera l’investimento di risorse umane ed economiche gigantesche e nasconde dinamiche sociali e politiche che non possono essere ignorate.
Domenica 22 settembre 2024 – ore 15.30
Apicoltura e api-cultura. Hobbisti e professionisti nel Lecchese e in Brianza
Paola D’Ambrosio inaugura la mostra
L’apicoltura è una pratica antica e un sapere – almeno apparentemente – conosciuto da molti che cela relazioni profonde fra esseri umani, fra esseri umani e animali, fra esseri umani e ambiente. La mostra, attraverso gli oggetti, le immagini e le parole dei protagonisti, racconta le esperienze e i saperi di apicoltori, sia hobbisti che professionisti, e degli “intrecci antropologici” emersi dalle loro testimonianze: le api e l’apicoltura nell’Antropocene, l’apicoltura e il rapporto con le api, l’apicoltura e i suoi luoghi, l’apicoltura e i cambiamenti nel tempo, sono solo alcuni dei tanti temi illustrati nell’esposizione e nel documentario che l’accompagna.
Domenica 13 ottobre 2024 – ore 15.30
Somiglianze in mezzo alle differenze: una via difficile ma necessaria
con Francesco Remotti
Il museo, secondo la definizione di ICOM, è un’istituzione “al servizio della società”. Da sempre lo è come luogo che, attraverso la ricerca, diffonde conoscenza. In particolare, nel caso di un museo demoetnoantropologico, esso permette di incontrare società e culture che appaiono lontane al visitatore, nel tempo o nello spazio ma anche nello stesso contesto sociale.
Si tratta però di fare emergere non solo delle differenze tra le culture a confronto, ma anche le somiglianze che sono fondamentali nell’esistenza di individui e gruppi, anche per aiutare la convivenza.
Museo Etnografico dell’Alta Brianza
Località Camporeso – GALBIATE (LC) – Telefono: 0341.240193 – 542266
Il museo è aperto il martedì, mercoledì, venerdì: 9-12.30
sabato e la domenica: 9-12.30 14-18
Info: Parco Monte Barro tel. 0341.542266 http://meab.parcobarro.it/
Per comunicazioni: meab@parcobarro.it Cerca il MEAB su Facebook e Instagram